Descrizione
Una delle nazioni più giovani del mondo, avendo ottenuto l’indipendenza dal Sudafrica nel 1990. La Namibia è un Paese che si può visitare senza rinunciare alle comodità, senza fare strane vaccinazioni e portandosi appresso i bambini. Anni di stabilità e turismo sudafricano hanno sviluppato in questo paese moderno una rete di lodge e campi tendati in posizioni meravigliose, diretti con efficienza e competenza da sudafricani e namibiani. È l’Africa delle vecchie fotografie di bambini biondi, immortalati tra i nonni dall’aspetto prussiano e le grosse tate dalla pelle color ebano. È la terra dei mille paesaggi diversi, con una natura straordinaria. Gran parte del territorio è costituito dalle distese aride del deserto del Namib e del Kalahari. In un solo viaggio si possono ammirare dune altissime, canyon, savane, sabbie del deserto che finiscono nell’oceano e parchi, dove convivono elefanti, leoni, leopardi, ghepardi, antilopi, gazzelle, giraffe, zebre, gnu, orici e struzzi.
E’ l’Africa più facile. E anche quella più sicura. Nessun jet lag, niente malaria in gran parte del suo territorio, ottimi servizi e meta sicura per chi ha bambini. La Namibia è addirittura consigliata per la qualità dell’aria, quasi priva di umidità (solo il 25%), e ovviamente per la grande fauna, con i Big Five (leone, rinoceronte, bufalo, leopardo ed elefante) dell’Etosha National Park, colonie di foche sulla Skeleton Coast, il deserto con le dune più alte del mondo e territori selvaggi abitati dalle antiche popolazioni degli Himba e dei Damara. Nella parte più remota della zona nord-occidentale, nelle terre del Kaokoland, confinanti con l’Angola, si va sulle tracce dell’elefante della sabbia, raro ed endemico di quest’area, presente con poco più di 600 esemplari. I colori chiarissimi della sabbia e dei rilievi rocciosi della Khowarib Gorgecontrastano con il verde tenero dei mopane, ma si confondono con il mantello beige degli orici al pascolo e il grigio chiaro dei pachidermi. Sempre nel Kaokoland, stessi toni color sabbia, stesso paesaggio di massi rocciosi e basse colline anche per la zona attorno al fiume Kunene. Un paradiso per il birdwatching, sia per chi fa escursioni e trekking, sia per chi naviga sul fiume a bordo delle imbarcazioni a chiglia piatta affittabili nei molti ecolodge sorti lungo le sponde. Oltre ai safari alla ricerca degli elefanti e del rinoceronte nero (se ne contano 130 esemplari), nel Damaraland si visitano i graffiti di Twyfelfontein e si fanno trekking guidati nei dintorni. Travalicati i confini dell’Etosha National Park, dove la Namibia ospita la fauna più ricca e offre i safari migliori, scendendo verso sud, lungo la Skeleton Coast, si raggiunge un’altra tappa fondamentale del tour namibiano: la laguna di Walvis Bay. Qui si esce in barca per vedere le colonie di foche lungo la costa e ammirare da vicino delfini, tartarughe di mare e balene. Ma è certamente il deserto rosso del Namib, dalle dune color albicocca alte fino a 200 metri, la star incontrastata del Paese, tra i paesaggi più scenografici dell’intero Continente Nero. Qui, vige una politica severissima per i permessi di costruzione di campi e lodge. È quindi importante prenotare in anticipo. Assicuratosi un posto letto, si esce anche tre o quattro volte al giorno per i walking safari, lungo antichi sentieri tracciati dai boscimani. E così scoprire il cuore vero dell’Africa.